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Trama
Andersen ha scritto La Regina delle Nevi nel 1844, ed è una delle sue più lunghe fiabe. Narra delle vicende del bambino Kay e della bambina Gerda. Kay e Gerda sono vicini di casa e amici da sempre, e le loro finestre, all'ultimo piano di alti palazzi, sono unite da un piccolo giardino pensile, ricolmo di rose. Un giorno, mentre i bambini sono nel giardinetto, lo specchio creato da un troll malvagio e capace di far sparire tutto ciò che di bello si specchia in esso, e di accentuare e di deformare tutto il cattivo, si rompe in mille pezzi e un frammento dello specchio entra nell'occhio di Kay. Da quel momento Kay diviene cattivo ed acido con tutti, persino con Gerda. Un giorno, mentre Kay gioca nella piazza del paese, si attacca alla slitta della Regina delle nevi e viene trascinato via, scomparendo nel nulla. Gerda decide così di affrontare un avventuroso viaggio in un mondo incantato, certa di poter ritrovare il suo amico Kay. Attraverso paesi diversi e mondi immaginari, personaggi verosimili e magici, riuscirà Gerda a liberare il suo amico dal terribile incantesimo? Una fiaba senza tempo e ricca di magia sull'amicizia e il coraggio
Com'è stata rivisitata?
Il compositore Giacomo Riggi e l’autrice del libretto Giulia Carotenuto, pur cercando di rimanere fedeli al racconto originale, hanno sentito l’esigenza di alleggerire l’aspetto religioso e di eliminare totalmente la crudeltà e la violenza di cui Andersen spesso si avvale. Questo ovviamente per rendere il risultato finale più accessibile anche ai più piccoli. Altra scelta importante è stata quella di non utilizzare il canto impostato, lasciando quindi spazio al cosiddetto canto leggero, sicuramente più vicino alla realtà dei giovani d’oggi e se vogliamo proprio dirla tutta, nessuno avrà problemi a capire i testi delle canzoni!
Da chi è stata prodotta?
L’operina è una produzione della Fondazione ORT - Edu ORT ed è stata eseguita in prima assoluta al teatro Verdi di Firenze lo scorso Marzo 2019 ottenendo un notevole successo da parte del pubblico e forse ancora più importante, da parte dei ragazzi e degli adolescenti che ancora una volta sono stati la motivazione e il cuore di questa bella iniziativa
Com'é stata pensata la regia?
A partire dalla convinzione che anche il mondo dei più piccoli ha ormai un panorama di fantasia e immaginazione più legato alle immagini che alla parola, ai supporti tecnologici contemporanei più che al libro cartaceo, abbiamo immaginato di creare un evento teatrale fatto di immagini in movimento dal carattere onirico oltre che fiabesco, con un riferimento maggiore al mondo del cartone animato che a quello delle illustrazioni tradizionali, soprattutto attraverso lo strumento delle video-proiezioni. Così la storia di Gerda, che cerca di salvare dopo una serie di avventure il suo amico Kay, scorre tra immagini che si muovono su un palcoscenico/schermo che avvolgono i personaggi in un panorama quasi irreale, fatto di elementi descrittivi colorati fantasticamente. La presenza della regia, pur essendo un’idea interpretativa di fondo autonoma, si è quindi fatta in questo particolare contesto produttivo leggera, modesta in qualche modo, per lasciare spazio al dialogo tra giovani e giovanissimi attorno al racconto della fiaba
Di quale struttura si necessita e di quali misure?
Qui di seguito il prospetto della struttura con relative misure
Come risulta visivamente questa scelta scenografica?
Di seguito alcune immagini scattate durante l'esecuzione a Firenze.